sabato 19 luglio 2014

CPG, Art School of Singapore

http://inhabitat.com/amazing-green-roof-art-school-in-singapore/wp-content/blogs.dir/1/files/nanyang1.jpgArt School of Singapore 
 Un edificio ideato dalla CPG Consultants che accoglie anche una scuola di Design & Media e la Nanyang Tachnological University. Cinque piani di architettura maestosa ed eco-sostenibile totalmente immersi e mimetizzati in una splendida vallata naturale.
http://www.designtopnews.com/wp-content/uploads/2009/03/green-turfed-roofscape-school-of-art-design-and-media-singapore-3.jpgUn “abbraccio architettonico” reso unico da un grandissimo tetto verde fruibile. Tutti gli allievi possono infatti accedervi per studiare o semplicemente rilassarsi (ci sono anche delle scale laterali). Relax e bellezza da unire ai tanti ed importanti vantaggi che il tetto verde regala: è un isolante naturale per tutto l’edificio, mitiga l’aria circostante, raccoglie le acque piovane (che vengono poi riutilizzate) e purifica l’aria. 
Le grandi vetrate oltre a garantire una visione in continua osmosi con la natura circostante, sono progettate per rendere gli ambienti estremamente luminosi minimizzando, fino a pomeriggio inoltrato, l’utilizzo dell’illuminazione artificiale. Di notte, invece, l’edificio si trasforma in una sorta di lanterna.
http://www.thecoolist.com/wp-content/uploads/2012/03/singapore-school-of-the-arts-by-woha-3.jpgE’ molto interessante anche il lato più “sociale” della struttura. I tre principali blocchi dell’edificio affacciano tutti su un cortile interno ideato per gli studenti, per incontrarsi, socializzare e rilassarsi guardando gli specchi d’acqua e ascoltando il suono delle cascatelle artificiali. All’interno la scuola è priva di decorazioni e non ha una struttura geomentrica ma, seguendo anche la morfologia del tetto, è estremamente irregolare ed organica il che crea ambienti interessanti e stimolanti per gli studenti ai quali è concesso decorare ed abbellire il tutto con i propri lavori.
Vincitrice anche del premio Design Sharing 2007, più che una stupenda opera architettonica la definirei uno scenario naturale, una “collinetta” che dialoga perfettamente con il landscape e con i ragazzi. Magnifica!

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